Gorbaciov sepolto assieme al suo «nuovo modo di pensare la politica»

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La scomparsa (30 agosto 2022) di Mikhail Sergeyevich Gorbaciov risveglia i ricordi per molti versi inediti dei giornalisti della mia generazione che, come me, hanno vissuto a Mosca, quotidianamente, la sua “Rivoluzione”.

La sfida di Gorbačiov poggiava su «un nuovo modo di pensare la politica» del socialismo, e della convivenza. Il «nuovo modo di pensare» avrebbe assunto, secondo Gorbačiov, i tratti d’un realistico e affascinante universalismo. «Abbiamo imboccato di nuovo una via non battuta», affermava Gorbačiov.

Infatti, con  la "perestrojka" e la "glasnost" Gorbaciov proponeva un programma di ricerca comune, un invito rivolto alle sinistre occidentali, intese in senso lato. Sebbene la nuova leadership sovietica avesse ridisegnato in pochi anni l’agenda della politica mondiale, la "sfida" non venne raccolta e Gorbačiov fu "congelato".

Dopotutto, l'abbattimento del Muro di Berlino fu dovuto interamente al Premier sovietico. E grazie sempre a lui si ebbe lo sganciamento progressivo e senza traumi degli Stati dell’Europa centro-orientale dal Patto di Varsavia, che segnò la fine della "Guerra Fredda". Poco o nulla sarebbe accaduto senza la "spinta propulsiva" di Gorbačiov, eppure non glielo riconobbero a cominciare dai suoi connazionali.

Riproponiamo la lettura di questo suo appello"Uniti per impedire la catastrofe" dai toni profetici e quanto mai attuali pubblicato su queste pagine nel dicembre del 2018.

In questi tempi così travagliati, in cui molti dei risultati raggiunti con fatica dall'umanità sulla strada verso la pace, la sicurezza e la promozione del progresso sociale, sono minacciati, e dove l'immediato futuro del mondo appare nebuloso e incerto, è importante che tutti gli esseri umani facciano sentire la loro voce consapevoli del pericolo.

Berlino Gorbaciov 07

Non si può rimanere indifferenti nell’osservare la proliferazione dei conflitti, la diffusione della violenza e l'uso della forza nella risoluzione di problemi politici, il ritorno della tensione e della sfiducia nelle relazioni internazionali.

La militarizzazione sfrenata e irresponsabile della politica mondiale, l'impennata dei bilanci militari e la corsa agli armamenti, che credevamo aver messo sotto controllo con la fine della Guerra Fredda, distruggono le speranze di mobilitare forze e risorse della comunità internazionale per combattere le sfide che l'umanità deve affrontare nel XXI secolo. 

Alla crescente insicurezza globale e all'aumento delle tensioni internazionali si devono aggiungere l'aggravarsi delle disuguaglianze sociali e il drammatico aumento del divario tra ricchi e poveri.

 Sono fattori che alimentano sentimenti di ingiustizia innescando proteste violente e favorendo il populismo e l'estremismo.

 Se dal punto di vista politico il nostro mondo è malato, dal punto di vista ambientale il nostro pianeta è in pericolo. L'inquinamento crescente, la perdita irreversibile della biodiversità e l'innegabile cambiamento climatico, provocato e aggravato dall'attività umana, rinsaldano i tratti potenzialmente fatali del modello consumistico di sviluppo basato sulla ricerca del profitto con ogni mezzo.

GorbaciovInvece di cercare i modi per trovare soluzioni comuni a questi problemi, ridurre le tensioni e i contrasti sociali, i leader politici così come le élites economiche e le lobby  industriali  militari aggravano la crisi planetaria con azioni irresponsabili, mettendo a repentaglio le condizioni di vita di miliardi di persone in tutto il mondo e la sopravvivenza della nostra civiltà.

 Ma se i politici e il governo non riescono a trovare un modo di ragionare e un linguaggio comune, non significa che non si possa fare nulla. In tutto il mondo esistono forze consapevoli delle loro responsabilità e capaci di agire insieme. Abbiamo urgente bisogno di diversi approcci politici, sociali e morali ispirati ad un Nuovo Pensiero Politico.

 Cari amici, in questa situazione critica in cui sono a rischio il destino del mondo e la sicurezza del nostro pianeta, è compito urgente dell'opinione pubblica, della società civile e degli abitanti della Terra unirsi in azioni comuni per prevenire lo scivolamento del mondo verso una catastrofe ed elaborare un programma di azioni a livello globale al fine di trovare soluzioni per uscire dal pericoloso stallo attuale.

 La vostra stimolante iniziativa di elaborare una Carta dell'Umanità corrisponde a questo nobile obiettivo e potrebbe costituire un passo favorevole alla realizzazione, da parte di tutti gli esseri umani, della loro appartenenza alla comunità globale responsabile del mantenimento della vita sulla Terra. Per questo motivo l’Agorà degli abitanti della Terra riceve il mio più entusiastico sostegno.

Michail Sergeevič Gorbačëv 

 

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