Volkswagen, dal dieselgate all'auto che si parcheggia da sola
Dopo l’ultimo scandalo, con l'accusa di inquinare l'aria che risale al 18 settembre 2015 negli USA, ci si aspettava il fallimento dell'azienda che invece è riuscita a ripartire alla grande. Vediamo come.
Nella campagna del 1933 Hitler usò per le sue locandine elettorali il Marienkäfer (“Maggiolino”) come simbolo e promessa di un radioso futuro per i tedeschi - ben oltre: “Lavoro e pane” - se l’avessero votato. Un impegno preso anche con una fabbrica d’automobili ancora senza domicilio né nome, che poteva conquistare il mondo sostenendo il Führer. Fabbrica che aprì col nome di (Auto del popolo) nel 1937, ma senza un modello da vendere e con la guerra alle porte.
C’erano solo i disegni di tre prototipi, tra essi quel Marienkäfer garantito nelle locandine elettorali, che trovò produzione dal dopoguerra, con un successo planetario divenendo da prodotto di un’industria nata con Hitler (simbolo di orrore e distruzione) a sinonimo stesso della ripresa tedesca.